Scuola / Sanoma: in Italia libri cartacei e strumenti digitali complementari per l'apprendimento - i risultati della European Teacher Survey 2024
Sanoma, per i docenti italiani la didattica si conferma "blended":
il libro cartaceo e il digitale sono strumenti complementari, entrambi essenziali per l'apprendimento
I risultati della European Teacher Survey 2024, l'indagine annuale del gruppo Sanoma (realtà internazionale nel settore education):
dalle opinioni di oltre 10.000 insegnanti in 8 Paesi europei emergono trend comuni e differenze sui fattori
che determinano l'apprendimento nelle scuole primarie e secondarie
Il 95% degli insegnanti europei preferisce combinare materiali cartacei e supporti digitali, ma nei Paesi ad alta digitalizzazione riemerge la centralità del libro cartaceo
In Italia, il 70% dei docenti coinvolti sostiene che libri cartacei e digitale abbiano pari importanza nei processi di apprendimento
Sanoma, leader europeo nel settore dell'editoria scolastica, presenta nel nostro Paese i risultati della European Teacher Survey 2024, un'indagine che analizza quali fattori incidono sull'apprendimento delle studentesse e degli studenti delle scuole primarie e secondarie di 8 Paesi europei (Finlandia, Svezia, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Polonia, Spagna e Italia).
Si tratta di uno studio che ogni anno, dal 2021, coinvolge oltre 10.000 insegnanti, con l'obiettivo di analizzare e illustrare il panorama europeo e le sfide che coinvolgono le scuole nello sviluppo dei processi di apprendimento.
Italia ed Europa a confronto: i risultati
Dalla European Teacher Survey 2024 emerge una prima, sostanziale evidenza ossia l'importanza del libro cartaceo, che non viene accantonato ma che unito alle potenzialità del digitale fa la differenza nei percorsi di apprendimento di ragazzi e ragazze.
Emerge poi una prima differenza tra l'Italia e gli altri Paesi europei. Infatti, secondo il 70% degli oltre 2.300 docenti italiani coinvolti nell'indagine, i supporti digitali nelle metodologie di insegnamento non superano, per importanza, i libri cartacei e in generale i materiali didattici tradizionali. Carta e digitale svolgono quindi insieme un ruolo complementare e fondamentale nel favorire i processi di apprendimento di studentesse e studenti.
Nei Paesi europei più digitalizzati, dove la didattica era quasi esclusivamente digitale, si assiste a una sorta di ritorno al libro cartaceo, che non solo sta tornando ad essere centrale per l'insegnamento, ma è addirittura definito più rilevante del digitale nel processo di apprendimento: lo pensa il 57% degli insegnanti delle classi primarie in Finlandia e il 60% dei docenti delle secondarie in Svezia.
La European Teacher Survey 2024 individua poi 3 aspetti in grado di influenzare positivamente il processo di apprendimento:
- la motivazione di studentesse e studenti a imparare
- l'accesso a materiali di qualità forniti dagli editori
- il ruolo del docente come guida nel percorso di apprendimento.
Mediamente, in Europa, la motivazione è indicata come fondamentale per ottenere buoni risultati dal 69% degli insegnanti delle scuole primarie e dal 72% di quelli secondarie.
L'accesso ai materiali di qualità favorisce l'apprendimento per il 51% dei docenti delle primarie e per il 53% delle secondarie.
Il ruolo del docente è importante come supporto agli studenti per 63% degli insegnati delle scuole primarie e per il 50% di quelli delle secondarie.
Sia i docenti italiani sia i docenti europei danno anche molta rilevanza alla personalizzazione dei percorsi di studio e al monitoraggio delle performance.
Infatti, mediamente, il 90% degli insegnanti coinvolti ritiene che sia fondamentale l'accesso a strumenti e materiali didattici in grado di proporre percorsi didattici personalizzati, che considerino quindi le esigenze dei singoli studenti e il loro livello di preparazione, così da poter definire un percorso di apprendimento specifico.
A tal proposito, in Italia, gli insegnanti ritengono che la personalizzazione debba riguardare:
- la spiegazione teorica e le attività di lettura per il 94% dei docenti delle primarie e per il 91% delle secondarie
- le esercitazioni in classe per il 98% e 95%
- i compiti a casa per il 90% degli insegnanti sia delle classi primarie sia secondarie
- i test e le verifiche per il 90% e 92% dei docenti.
Il monitoraggio delle perfomance dei singoli studenti è un altro aspetto chiave. In tal senso, in Europa, gli insegnanti sono molto favorevoli all'utilizzo di specifici tool e strumenti digitali: mediamente, lo dichiara il 73% dei docenti delle scuole primarie e il 70% di quelle secondarie.
Nello specifico, in Italia, i nostri insegnanti ritengono che tali strumenti siano utili per:
- monitorare, nel tempo, le performance di ogni studente secondo l'88% dei docenti delle primarie e l'87% di quelli delle secondarie
- confrontare i risultati ottenuti dai singoli alunni, o da gruppi di alunni, per il 71% e 72% degli insegnanti coinvolti
- supportare gli studenti indicando loro gli aspetti su cui concentrarsi maggiormente per migliorare i propri risultati: lo dichiara l'84% e l'87% dei docenti di primarie e secondarie.
L'Amministratore Delegato di Sanoma Italia Mario Mariani commenta: "La European Teacher Survey è per noi uno strumento importante per intercettare nuovi trend ed esigenze del mondo della scuola, in modo da supportare adeguatamente i docenti e gli studenti. Siamo l'unico editore scolastico italiano a essere parte di un gruppo internazionale, e consideriamo fondamentale avere una prospettiva ampia, che ci consenta di guardare anche a ciò che accade a livello europeo. Gli esiti della survey di quest'anno confermano l'alleanza fondamentale tra libro cartaceo e mondo digitale, che la scuola italiana porta avanti da tempo e che Sanoma Italia mette al centro della sua offerta a supporto dell'insegnamento e dell'apprendimento."
La versione inglese del report con i risultati a livello europeo è disponibile qui.


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