Diventare fratellino o sorellina maggiore: intervista all'autrice Barbara Franco
"Divento fratellino maggiore" e "Divento sorellina maggiore" realizzati da QUID+, sono due nuove uscite della linea editoriale educativa firmata da Gribaudo, parte del Gruppo Feltrinelli.
L'autrice Barbara Franco, con la consulenza della psicologa Alessia Giana, Founder presso Servizio Bergamasco Neuropsicologia, e della sua collega Sabrina Verzeletti, anch'essa Founder del centro clinico dedicato all'apprendimento dei bambini e ragazzi alla costruzione del benessere familiare, nei due volumi racconta e accompagna gli adulti e i bambini in un momento molto speciale per tutte le famiglie: l'arrivo di un fratellino o di una sorellina.
Al loro interno sono presenti 3 divertenti storie illustrate studiate proprio per affrontare tutte le emozioni che scaturiscono dalla comunicazione del lieto evento, all'arrivo a casa del fratellino o della sorellina insieme alla mamma, fino alle prime gelosie e piccole rivalità.
In questa intervista, Barbara Franco ci racconta di più su questo progetto editoriale.
I libri "Divento fratellino maggiore" e "Divento sorellina maggiore", realizzati da Barbara Franco con la consulenza scientifica delle psicologhe Alessia Giana e Sabrina Verzeletti, mettono al centro del legame familiare l'empatia. Come nasce l'idea di questi volumi?
L'idea nasce dalla volontà di aiutare i genitori a gestire al meglio una delle tante piccole grandi sfide che si trovano ad affrontare: la nascita di un fratellino o di una sorellina è un momento molto importante per tutta la famiglia. I libri sono pensati per accompagnare i bambini e i loro genitori in un percorso di scoperta del mondo interiore, in particolare attraverso l'utilizzo di alcune strategie per affrontare in modo positivo questo momento molto delicato, con serenità e autonomia. Ciascun volume si compone di tre racconti illustrati dedicati ai bambini e alle bambine, e di un libro guida per adulti, che fornisce consigli pratici e strategie applicabili nella quotidianità.
In che modo dunque i genitori possono accompagnare l'arrivo del nuovo membro della famiglia con il piccolo o la piccola di casa? Come tendono a comportarsi i bambini, indipendentemente dal fatto che abbiano fratelli o che siano figli unici, in altri contesti come quello scolastico?
E' importante, come prima cosa, che i genitori prendano consapevolezza che la nascita di un fratellino è un momento molto importante per tutta la famiglia. Va comunicato al primogenito con un certo anticipo e, soprattutto, con delicatezza, ponendo molta attenzione alle parole da usare e mettendo in atto dei piccoli "riti" quotidiani da fare insieme. L'arrivo di un nuovo membro della famiglia, a tutti gli effetti, cambia gli equilibri relazionali. I genitori si trovano a "interpretare" lo stesso ruolo di mamma o di papà, ma in una situazione e in uno scenario completamente nuovi: l'ingresso del nuovo "ospite", infatti, può portare con sé anche dei piccoli conflitti e gelosie. Come afferma il grande pediatra Donald Winnicott, la gelosia non solo è normale, ma anche salutare, poiché nasce dal fatto che i bambini amano. In questi casi, però, è meglio, come genitori, farci trovare preparati e sereni e gestire con efficacia i momenti in cui il primogenito può manifestare un disagio, dovuto al nuovo equilibrio familiare che si è creato. Queste piccole rivalità, nate dalla naturale esigenza dei bambini di legarsi affettivamente a una figura adulta che li faccia sentire protetti e amati, possono scaturire anche tra cugini o tra compagni di scuola, dove in un certo senso gli insegnanti sostituiscono i genitori. L'importante, anche in questo contesto, è accompagnare i più piccoli alla scoperta dell'altro, senza forzature.
Dipende, non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo, in base all'età, al temperamento e alle emozioni di quel momento. Alcuni sono pieni di gioia ed entusiasmo, altri al contrario tristi o arrabbiati, mentre altri ancora potrebbero addirittura mostrarsi del tutto indifferenti. Esiste anche una piccola parte di bambini che il fratellino proprio non lo vuole! In questi casi non lasciamoci abbattere, non ignoriamo le sue emozioni ed evitiamo di insistere sul fatto che debba per forza essere una cosa bella: lo diventerà col tempo. Cogliamo questo momento per rafforzare il rapporto con lui, consolidando nuove abitudini e facendo il pieno di coccole. Il piccolo deve avere il tempo di metabolizzare il nuovo arrivo in famiglia. L'importante è non ignorare questi segnali che ci arrivano e che potrebbero persistere o aumentare nel tempo.
Qual è, diciamo, il primo consiglio che ti senti di dare in una situazione simile?
Qual è, diciamo, il primo consiglio che ti senti di dare in una situazione simile?
Quando arriva il fratellino o la sorellina, che ovviamente ha bisogno di cure e attenzioni continue, non dobbiamo dimenticarci di ricavare dei momenti di attenzione esclusiva per il primogenito. Fino a poco prima infatti, era il re o la regina della casa, e successivamente potrebbe sentirsi abbandonato dalla figura di riferimento, in particolare della mamma, intenta soprattutto nei primi mesi, nell'accudimento del neonato. Questi momenti sono molto importanti per rafforzare il legame adulto-bambino, in particolare con la figura paterna.
Come è strutturato il libro?
Il libro è composto essenzialmente da due parti: il libro guida per gli adulti, che si trova nella seconda parte del volume, ma che in realtà è la prima da leggere, la quale permette di prendere consapevolezza che la nascita di un fratellino è un momento molto importante per tutta la famiglia. La parte dedicata i bambini, invece, è costituita da tre divertenti storie illustrate, che guideranno il piccolo e lo aiuteranno ad affrontare questa sfida. Nella prima storia i genitori del piccolo Tommy sono alle prese con il delicato momento della comunicazione del lieto evento, in cui apprenderemo le giuste strategie per dare questa bellissima notizia al primogenito. Nella seconda, con l'arrivo di Ale, vediamo invece i piccoli protagonisti diventare a tutti gli effetti sorella maggiore o fratello maggiore. Infine, nel terzo racconto, i due bimbi saranno alle prese con le prime gelosie e piccole rivalità e scopriremo che, con un pizzico di attenzioni e di premure, diventare fratello o sorella maggiore è una fantastica avventura.
In che modo i disegni aiutano nell'illustrare la storia? C'è qualche accorgimento in particolare adottato per la narrazione?
Le illustrazioni di Francesca Pusceddu sono adatte per il target del libro, ossia per bambini 2-6 anni. I disegni sono molto didascalici e mostrano una famiglia multi-etnica e contemporanea. Questo realismo consente al bambino di immedesimarsi a pieno nella situazione: sono situazioni vere, di vita quotidiana, da cui può trarre insegnamenti semplicemente da spettatore. I racconti sono stati studiati e scritti con la consulenza delle psicologhe Alessia Giana e Sabrina Verzeletti, Founder presso Servizio Bergamasco Neuropsicologia, proprio per affrontare tutte quelle emozioni che nascono con l'arrivo in famiglia di un nuovo ospite, partendo dallo spiegare il parto e il perché la mamma è in ospedale, per poi affrontare i riti di accoglienza e dell'arrivo a casa della mamma e del piccolo e infine che cosa è meglio dire e cosa non dire, che cosa fare e cosa non fare per aiutare il fratello o la sorella maggiore ad affrontare con serenità le emozioni e la convivenza.
Stai lavorando a qualche altro progetto di cui vuoi parlarci?
Sì, sto lavorando ai progetti per il secondo semestre e vi anticipo una delle prossime novità! Con l'obiettivo di rispondere a un altro bisogno dei genitori, che in primis vivo in famiglia, uscirà ad ottobre un nuovo libro interattivo studiato proprio per accompagnare grandi e piccini verso l'educazione al digitale: da un lato, promuovendo nei bambini l'utilizzo più consapevole e sicuro di internet, dall'altro rendendo i genitori più sensibili sugli effetti causati dall'uso prolungato dei dispositivi tecnologici, anche sulla base delle linee guida fornite dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dalla SIP (Società Italiana Pediatria). Tutto sempre attraverso il gioco e il divertimento! Vi ho incuriositi un po'?
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