#SenzaScuola, intervista a Angelo Cattivelli
#SenzaScuola
Angelo Cattivelli feat I Teen Guys
La scuola è al centro del dibattito quotidiano, ma cosa rappresenta ora la scuola per i ragazzi che sono costretti a stare a casa? Cosa pensano gli studenti?
#SenzaScuola è un brano che fotografa un punto di vista che -forse- noi adulti non riusciamo a concepire più.
#SenzaScuola,
scritto da Sgamo e Angelo Cattivelli, prodotto da Cristian Piccinelli e Simone Sgamo Gatti presso i CP studio di Brescia per l’Etichetta GT Records, è disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Il Video è realizzato da Baseluna Film Factory con la regia di Graziano Molteni. E’ visionabile sul canale YouTube di Angelo: Cattiland.
Angelo Cattivelli si racconta a WABN.
#SenzaScuola nasce parlando con alcuni miei amici della radio.
Volevamo trovare un modo per urlare al mondo che non ne possiamo più di stare senza scuola.
L’idea era di fare una canzone semplice, facile da ricordare ma con concetti chiari: la scuola è importante per noi ragazzi. Sgamo mi ha aiutato a mettere nero su bianco i miei pensieri e devo ammettere che ci siamo proprio divertiti a cantarla.
Io non sono un cantante e il mio obiettivo non è quello di diventarlo. Volevamo divertirci e far passare un messaggio e solo la musica può riuscire in questo.
Cos'è la scuola per te e i tuoi coetanei? Come è cambiata alla luce della pandemia che ha sconvolto il mondo nel 2020?
Sono sempre andato a scuola volentieri, anche prima della pandemia.
Non sono un secchione, ma che vi devo dire, a me la scuola piace.
I miei migliori amici sono quelli con cui ho fatto le elementari. Con loro ho vissuto momenti bellissimi e anche brutti. Ma tutti da ricordare.
Molti, i primi giorni di lockdown erano felici di non andare a scuola. Anche a me non dispiaceva… qualche giorno di vacanza ci poteva stare. Ma poi sono passati mesi. Ed è iniziata la DaD: un disastro.
Noi ora siamo in presenza ma è tutto un caos. Ci danno i compiti quando vogliono, ce li caricano on line su due piattaforme diverse. Non si capisce più nulla e le difficoltà sono davvero tante.
La scuola non è più come la conoscevamo noi.
Appena ci muoviamo o cade qualche cosa per terra, veniamo ripresi. La mascherina fissa davanti alla bocca. Se ritardi qualche minuto all’entrata ti guardano male. Le finestre sempre aperte. È davvero un caos; io sono in seconda media e dei miei compagni di scuola conosco pochissimo.
Ma ci adeguiamo, l’importante che non ci fate tornare in DaD.
Quella con i professori che si ricordano di quando andavano a scuola anche loro e cercano di creare un rapporto con noi, di capirci. Professori che credono in noi.
Una scuola con tanta matematica, la mia materia preferita. Tanta letteratura e scienze.
Ma senza arte. Con meno tecnologia e più informatica.
Sport e uscite didattiche.
Magari cercare di essere più comprensivi.
Aiutarci a trovare delle soluzioni per non perdere le giornate davanti a ‘youtube e a serie tv’ come dico nella canzone.
Dedicarci un po’ di tempo, fare cose insieme a noi ma soprattutto dirci la verità.
Vogliamo sapere ciò che succede e vogliamo avere le nostre opinioni.
È giusto che anche noi sappiamo cosa succede. Nel bene e nel male.
Cosa ti aspetti dal 2021?
Prima di tutto spero che i politici, le persone che stanno al potere si ricordino di noi e ci permettano di vivere la nostra vita. So che è un momento difficile, ma non possiamo rimetterci solo noi adolescenti.
Mi aspetto che le persone inizino a conoscere la nostra radio, attraverso la quale noi cerchiamo di esprimere il nostro pensiero.
Da mio papà.
Ricordo quando ero piccolo mi portava con lui sui palchi; mi ritrovavo sempre in mezzo alla musica e io cercavo sempre la batteria, e mi mettevo a suonare. Con lui ascoltavo sempre il rock in macchina.
Ho imparato ad ascoltare la musica dei The Raconteurs e mi emoziono ancora quando la sento.
Ricordo quando a otto anni mi chiesero quale era il mio cantante preferito e io risposi, sono due: Jack White e Brendan Benson.
Stai lavorando ad altri progetti musicali?
Un’idea c’è… Ma vediamo!
Come ho detto prima, l’intenzione non è quella di diventare un cantante. Più che altro sto lavorando per riprendere in mano il mio canale youtube (@cattiland) cosa che farò a brevissimo.
E proveremo a divertirci!
Andare a scuola?
Ahahahha, ho 12 anni, parlare di progetti mi sembra davvero strano.
Diciamo che mi accontenterei di andare a scuola, riprendere a giocare a calcio e divertirmi con gli amici.
Se poi penso alla radio e a quello che potrebbe essere realizzare un sogno, mi piacerebbe diventare un intrattenitore, presentatore.
Un nuovo Cattelan non sarebbe male eh! Oso troppo?
Lo so, ma un sogno deve essere grande, altrimenti che sogno è?
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