MATURITÀ 2019: 8 STEP PER AIUTARE I RAGAZZI (E I GENITORI) A GESTIRE L’ANSIA DA PRESTAZIONE
Sono circa 520mila gli studenti italiani che nelle prossime due settimane saranno alle prese con gli esami scolastici. I mesi di maggio, giugno e luglio sono i più impegnativi per i ragazzi, alle prese con le verifiche di fine anno e gli esami di fine ciclo. Lo stress è alle stelle, anche per le famiglie, a cui è richiesta una costante attività di supporto.
I ragazzi invece si dichiarano in preda all'ansia e le cause scatenanti sono molteplici: dalla pressione familiare per il miglior risultato, che si scontra con il senso di colpa per non aver studiato abbastanza, alla paura di parlare davanti ai professori, dall'immaturità emotiva alla scarsa immagine di sé, che può sfociare in pensieri negativi e, nella peggiore delle ipotesi, in auto sabotaggio. Lo stress si riflette anche sui genitori, che si trovano a gestire un adolescente irritabile e ansioso in casa.
Cosa può fare quindi un genitore per guidare suo figlio al meglio, in un momento così delicato? Nan Coosemans, family coach che da circa vent'anni lavora nel mondo dello sviluppo personale a contatto con bambini e adolescenti aiutandoli nel proprio percorso di crescita personale e autrice del libro 'Quello che i ragazzi non dicono' (Sperling & Kupfer), lo spiega in 8 pratici consigli:
- Gestisci il tuo stato d'animo. Ricordati che questo processo coinvolge tuo figlio in primis: deve imparare, cadere e rialzarsi da solo. Da genitore tu puoi solo essere una buona guida. Avere più tempo per lui durante tutto il periodo degli esami può essere molto utile per fargli sentire il supporto.
- Metti nel cassetto le tue aspettatave riguardo tuo figlio/a. La cosa migliore che puoi fare è parlare apertamente con tuo figlio riguardo alle sue aspettative e alle tue. Se le sue sono molto alte, parallelamente lo sarà il suo livello di stress.
- Trova un momento per parlare con lui. Se lo vedi più stressato, nervoso e agitato, trova un attimo per parlare con lui. Prima di andare a letto può essere il momento giusto, quello in cui è più stanco ed emotivamente più debole.
- Crea un piano di studio insieme a tuo figlio. Definisci piccoli obbiettivi: spesso i ragazzi non sono ancora capaci di gestire il loro tempo, quindi soffrono di più la pressione appena si rendono conto che devono studiare moltissimo in sole due settimane.
- Aiutali a trovare il tempo per loro stessi, per fare sport, rilassarsi o stare con gli amici. La concentrazione non deve essere solo sugli esami, rischia di essere un boomerang.
- Comunica in modo efficace, soprattutto quando la sua fiducia scarseggia. "Non sono capace, non ce la farò mai!": quando ha paura, ricordagli quante volte in passato ha raggiunto i risultati e che anche questa volta ce la farà.
- Dormire e mangiare bene è importante per avere la mente riposata.
- Qualunque risultato porti a casa, rimani calmo e sii sempre di supporto. Quando i ragazzi sentono che i genitori non sono di supporto, si abbattano ancora di più. E i complimenti sono sempre i benvenuti.
Nan Coosemans, formatrice e mamma di 3 figli di cui due adolescenti, lavora da quasi vent'anni nel campo della crescita personale. Nel 2010 ha fondato Younite®, un'organizzazione di formazione che opera a livello nazionale e interna zionale sviluppando programmi scolastici, workshop e campus dedicati agli adolescenti e alle famiglie. È co-fondatrice di Youth Awareness Development Academy (YADA), un master in NLP, TLT, VT® e Family Therapy. Insieme alla squadra di Younite® ha lavorato con migliaia di ragazzi di età compresa fra i dieci e i vent'anni. È autrice del libro "Quello che i ragazzi non dicono" (Sperling & Kupfer), un libro che dà voce agli adolescenti e insegna ai genitori come stare vicino ai figli che crescono.
www.yada.international
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