Lotta all’obesità: i bambini mangiano più frutta e verdura e meno salumi grazie a ViviSmart
Lotta all'obesità:
i bambini di Bari mangiano più frutta e verdura e meno salumi
grazie a ViviSmart
A maggio il momento clou dell'iniziativa arrivata al suo secondo anno: 300 bambini fanno la spesa equilibrata al posto dei genitori
- Il progetto ViviSmart è promosso dall'alleanza aBCD (Barilla, Coop e Danone) per educare bambini e famiglie a modelli alimentari corretti
- In Puglia il 22,5% dei bambini è sovrappeso e il 12,6% è obeso, ma i genitori non se ne accorgono nel 40% dei casi
- Dal 7 al 16 maggio oltre 300 bambini del progetto ViviSmart 2019 imparano a riempire il carrello della spesa in modo equilibrato
OBESITÀ INFANTILE IN ITALIA E IN PUGLIA
Il progetto nasce dalla volontà di Barilla, Coop e Danone che, insieme alle rispettive Fondazioni, si sono unite per combattere l'obesità nel nostro Paese, ed in particolare l'obesità infantile, che mostra numeri preoccupanti. Secondo gli ultimi dati Unicef, ben un milione tra bambini e adolescenti è obeso e questo dato colloca l'Italia al secondo posto a livello mondiale per la diffusione dell'obesità infantile tra i maschi (21%) e quarta per l'incidenza tra le bambine (14%). Un problema anche economicamente rilevante, se si pensa che questo costa al sistema sanitario 4,5 miliardi di euro ogni anno[1].
Guardando in particolare alla Puglia, secondo il Ministero della Salute, i bambini in sovrappeso sono il 22,5% e gli obesi sono il 12,6% di cui il 3,2% gravemente obesi. Dati che superano la media nazionale, già molto alta di 21,3% di bambini sovrappeso e 9,3% di bambini obesi. Ad aggiungersi a questo c'è una forte sedentarietà e la tendenza a guardare la TV per oltre 2 ore al giorno. Ma ciò che più preoccupa è forse che i genitori di questi bambini non sempre se ne accorgono: ben il 40% ritiene infatti che il proprio figlio sia normopeso o addirittura sottopeso.
Se si pensa che più di un terzo dei bambini e circa la metà degli adolescenti che sono in sovrappeso mantengono questa condizione da adulti[2] si comprende l'importanza di parlare con un linguaggio concreto e progetti alla portata di bambini e famiglie sull'importanza della dieta mediterranea e di stili di vita orientati al movimento.
LEZIONI DI SPESA – aBCD E IL PROGETTO VIVISMART
È in virtù di questi dati e delle proiezioni future che l'alleanza aBCD (Barilla, Coop e Danone) ha voluto coinvolgere oltre 315 bambini delle classi 4e elementari delle Scuole Primarie Don Milano, Bosco Melo e San Nicola di Bari in un percorso di apprendimento in 6 incontri a scuola che culmina in due giornate di "lezioni di spesa" tra gli scaffali della Ipercoop Japigia e Santa Caterina i prossimi giorni.
I bambini delle 16 classi coinvolte potranno mettere in pratica quanto imparato durante le prime attività in aula: divisi in 4 squadre, ai bambini verrà consegnata una scheda contenente un messaggio inviato da un bambino (Gaia, Jasmine, Jacopo, Martino) che racconta la giornata che avranno l'indomani, differenziata per stili di vita, attività sportive programmate e clima. Mentre "Jacopo" starà a casa a leggere fumetti, "Jasmine" andrà in montagna a camminare coi genitori, "Gaia" giocherà ben due partite di calcio e "Martino" andrà al mare. Ecco che quindi i bambini saranno chiamati a scegliere un pasto equilibrato tenendo conto degli sforzi fisici che dovranno fare Jacopo, Jasmine, Martino e Gaia, ma anche del clima e le temperature a cui andranno incontro. Un vero e proprio test, che anche molti adulti oggi farebbero fatica a superare.
L'iniziativa torna così per il secondo anno a sensibilizzare bambini e famiglie sull'importanza di una corretta alimentazione e per educarli a perseguire stili di vita intelligenti e salutari. E il metodo funziona, come dimostrano i primi risultati del progetto pilota dello scorso anno: "I bambini di Bari che hanno partecipato al progetto lo scorso anno sono risultati molto sensibili al programma tanto da variare sensibilmente le proprie abitudini alimentari. Dopo un attento studio, infatti, si può dire che abbiano diminuito in modo tangibile la quantità di salumi che mangiano ogni settimana, ma soprattutto, hanno aumentato la quota di frutta e verdura, segnalato da Ministero della Salute come un punto debole dei bambini pugliesi[3] ed essenziali per un piatto equilibrato.", dichiara Costanza Nosi, professoressa della LUMSA, in base ai risultati della ricerca sviluppata dall'Università LUMSA, insieme alle Università di Napoli Parthenope e Roma Tre.
"I bambini di oggi sono ricchi di stimoli e le lezioni teoriche non bastano più, per questo abbiamo deciso di portarli direttamente al supermercato, dove possono toccare con mano quanto hanno imparato" dichiara Carlo Alberto Pratesi, docente Università Roma Tre e portavoce dell'iniziativa. "I risultati del progetto pilota dello scorso anno sono eccellenti. L'obiettivo di quest'anno è far ancora meglio e soprattutto dare una forma mentis ai bambini che possano mantenere anche negli anni a venire. Se un bambino impara a fare la spesa, scegliendo i prodotti giusti per un pasto equilibrato, anche il resto della famiglia ne beneficerà, per un impatto su tutta la comunità" – conclude Carlo Alberto Pratesi.
ViviSmart – L'attività nelle scuole
I bambini di oggi saranno gli adulti di domani. Per questo ViviSmart ha concentrato il proprio sforzo proprio sull'età scolare, oltre che sulla famiglia. Il progetto ViviSmart, promosso dall'alleanza aBCD (Barilla, Coop e Danone) si è proposto per la prima volta di sperimentare un innovativo modello di intervento, basato su un approccio multifattoriale, la collaborazione con i medici di famiglia e il coinvolgimento attivo dei bambini, tenendo la scuola come punto cardine. Per questo motivo, oltre alla presenza di tutor in costante contatto con i dirigenti scolastici e i docenti, la metodologia didattico-informativa ha previsto l'impiego di codici visivi e linguistici non tradizionali e un approccio ludico alla didattica, con l'obiettivo di trasferire informazioni e conoscenze tramite esperienze rappresentate da laboratori scientifici e attività previste nel punto vendita.
Il progetto nelle scuole si rivolge per il secondo anno alle Istituzioni scolastiche presenti sui territori delle quattro città selezionate (Milano, Genova, Parma, Bari), puntando al coinvolgimento di 9 scuole e 36 classi rivolgendosi a un target di circa 750 bambini e ai loro nuclei familiari per 450 ore di lezione. Nel dettaglio, l'Alleanza aBCD ha proposto alle Istituzioni scolastiche locali l'inserimento del Progetto educativo all'interno del Piano di Offerta Formativa, con la possibilità di realizzare nelle proprie scuole un percorso di incontri didattici e attività interattive sul tema dell'alimentazione.
L'iniziativa si svolge in 6 incontri, di cui 5 in classe e 1 presso un punto vendita e si rivolge ai bambini e le bambine tra i 8 e gli 11 anni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria. Il Progetto coinvolge anche i Dirigenti Scolastici, gli insegnanti, i genitori/Comitato Genitori attraverso incontri di formazione, condivisione e verifica. Nel complesso, gli incontri hanno sviluppato una serie di attività e di riflessioni – sul corpo, sugli alimenti, sul modello alimentare mediterraneo, sul movimento – che hanno consentito di rendere non solo partecipi, ma protagonisti, i bambini e le famiglie.
Ogni classe ha ricevuto un kit con una serie di strumenti a supporto delle attività di ciascun incontro e per l'insegnante una guida esplicativa che descrive le singole attività e fornisce i suggerimenti per continuare con un ulteriore approfondimento.
Il progetto costituisce un modello di intervento innovativo che, grazie alle competenze e alla professionalità degli animatori e a un coordinamento centrale, ha consentito di agire in modo integrato sul territorio e ha contribuito a creare una rete a favore della promozione di una corretta alimentazione e di sani stili di vita.
[2] Come riportato dall'Osservatorio sulla Salute dell'Istituto di Sanità Pubblica insieme a Università Cattolica
[3] I Dati Ministero della Salute - Okkio alla Salute riportano che il 22% dei bambini pugliesi non consuma abbastanza frutta e verdura, contro una media italiana del 20%.
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