CONI e MOIGE - Movimento Italiano Genitori insieme per combattere il bullismo e il cyberbullismo nello sport.
CONI e MOIGE - Movimento Italiano Genitori insieme per combattere il bullismo e il cyberbullismo nello sport.
In particolare, obiettivi concreti del protocollo saranno: favorire la diffusione nel mondo dello sport di progetti educativi per i minori ma anche per dirigenti, insegnanti, allenatori e genitori, con l'obiettivo di prevenire le varie problematiche inerenti il disagio minorile e favorire un corretto stile di vita; promuovere i principi del gioco corretto e del fair play, anche in rete, per sensibilizzare e formare i ragazzi e le ragazze sull'uso corretto delle nuove tecnologie e diffondere la cultura della "navigazione" consapevole in rete, fornendo sostegno, aiuto e consigli ai minori e alle loro famiglie; promuovere le azioni del "Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime del cyberbullismo", nato con l'obiettivo di voler assicurare un aiuto e sostegno concreto ed immediato alle vittime, alle famiglie e alla comunità locale, dando supporto su questo tema anche alle società sportive.
"Lo sport è un baluardo della nostra società insieme alla famiglia e alla scuola ed occupa un ruolo molto importante nella formazione dei giovani. È quindi indispensabile dare il nostro contributo", afferma il Presidente del CONI, Giovanni Malagò. "Sono orgoglioso di questa intesa che ci consentirà di lavorare a fianco del MOIGE e di proseguire nella nostra opera di formazione e di sensibilizzazione dei nostri dirigenti, tecnici e, in particolare, dei nostri ragazzi e dei loro genitori, tutelando quei valori di inclusione e rispetto che contraddistinguono da sempre il nostro mondo. Insieme, facendo squadra, possiamo vincere una partita così importante per la crescita e il benessere dei nostri giovani", conclude Malagò.
"La collaborazione con il CONI ci consente di essere ancora più vicini ai minori e alle famiglie che, praticando attività sportive si trovano coinvolti in atti di bullismo o cyberbullismo" - dichiara Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale del MOIGE. "Vogliamo sensibilizzare i presidenti delle società sportive, i tecnici, gli operatori, ma anche i genitori per coinvolgerli in questa battaglia per il futuro e il benessere dei nostri figli. Il nostro compito, anche come genitori, è essere presenti e raggiungibili, incontrare tutti coloro che hanno bisogno di aiuto e sostegno. È molto importante continuare a parlare di bullismo e cyberbullismo ai nostri ragazzi e ai loro genitori per prevenire il verificarsi di nuovi episodi. Solo accrescendo le conoscenze sul fenomeno in ottica di prevenzione, si contribuisce a combatterlo", conclude Maria Rita Munizzi.
Dai dati rilevati da una recente ricerca dell'Università Europea di Roma per il MOIGE su 2.778 ragazzi dagli 8 ai 18 anni emerge che circa il 21% del campione abitualmente gira video e li diffonde tramite i social. Il 31% ammette di essere stato un "bullo", facendo girare video imbarazzanti per prendere in giro i compagni e 1 su 2 condivide immagini personali. Un dato allarmante soprattutto se pensiamo al fenomeno del sexsting. Emerge, infine, un basso controllo sulla vita online dei ragazzi: il 63% del campione esplora il web in solitudine, nella propria stanzetta o in giro per casa con un pc portatile.
Con questa campagna, da oggi, MOIGE e CONI agiranno coinvolgendo le società sportive e le scuole con azioni concrete, attraverso le proprie strutture.
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