Il Prericonoscimento
Il prericonoscimento a cosa serve?
Serve per riconoscere il piccolo che sta per nascere, prima appunto della sua nascita.
Chi lo deve fare?
Le coppie che hanno figli ma che non sono sposate.
Perchè?
Così il papà può successivamente alla nascita del bambino, espletare tutte le trafile burocratiche che occorrono, senza la presenza della mamma. In caso contrario, anche la mamma deve essere presente per la registrazione dell'atto di nascita.
Dove si fa?
Presso l'anagrafe del vostro comune. A Roma, per esempio, si effettua presso l'Ufficio Nascite che si trova in Via Petroselli, 50. Non occorre prendere appuntamento. Gli orari di apertura sono dal lunedì al giovedì dalle ore 8:30 alle ore 17:00, mentre il venerdì dalle ore 8:30 fino alle ore 13:00. Non occorre prendere un appuntamento.
Quali documenti occorrono?
Occorrono i documenti di entrambi i genitori (carta di identità o passaporto). Naturalmente devono essere presenti entrambi.
Occorre inoltre il certificato medico in originale (che può rilasciare il medico specialista o generico) che attesti le generalità complete della gestante, ovvero:
- Cognome e Nome
- Luogo e Data di Nascita
- Codice Fiscale
- Settimana o mese di gestazione
- Data rilascio
- Timbro e firma del medico
Con tutti questi documenti dunque, future mamme e futuri papà probabilmente prendono coscientemente atto di quello che sta per succedere, della vita che sta per nascere. Il prericonoscimento è un documento ufficiale che attesta dunque non solo le vostre generalità, ma in qualche modo anche la vostra volontà nel creare una nuova famiglia, anche se non sposati.
Un documento che vi sarà letto e che firmerete in presenza di un ufficiale del comune addetto a questa pratica. Un documento ufficiale che poi vi sarà rilasciato in copia e che vi servirà per l'iscrizione all'anagrafe quando il bambino sarà nato.
Vi daranno alcune indicazione per il nome, ovvero se utilizzarne solo uno o aggiungerne altri affettivi dopo la virgola (la virgola è importante! tutto ciò che è scritto dopo la virgola, ad esempio Dante Maria, Orso con cognome Bianchi non è necessario ai fini di firme o identificativi sui documenti); oppure di essere preparati nell'indicare il nome giusto al momento della nascita. L'emozione può giocare brutti scherzi talvolta.
Bisogna poi, quando il bambino sarà nato, indicare la residenza dove risiederà. Se avete la residenza nella stessa casa dove convivete con il vostro compagno, non vi saranno problemi. In caso conserviate ancora la residenza altrove (per qualsiasi motivo), dovrete decidere dove anche il bambino risiederà. Nella maggioranza dei casi, il bambino seguirà di default la residenza della mamma, ma se la madre decide di rilasciare una dichiarazione scritta affinchè la residenza del bambino sia altrove, questo lo si potrà fare al momento della nascita, quando il papà si recherà all'anagrafe per la registrazione della nascita.
Un piccolo passo dunque verso la genitorialità che emoziona un po'.
Ora siete quasi mamma e quasi papa'. Non vi resta che attendere l'arrivo del piccolo.
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